Le religioni

Il rapporto con gli dèi

Il rapporto fra esseri umani e dèi su Kios è alquanto complesso e articolato. Tanto per cominciare, la maggior parte delle persone non ha bisogno di credere che gli dèi esistano, in quanto “sa” che esistono. Sebbene alcuni saggi abbiano ipotizzato che essi siano solo abitanti di altri piani e che debbano a questo il loro potere, la maggior parte delle popolazioni li vede come esseri trascendenti, i cui comportamenti e le cui motivazioni spesso sfuggono alla comprensione umana.

Nonostante questo, ovvero la profonda consapevolezza che gli dèi esistano veramente, o forse proprio per questo, essi vengono comunque visti come creature reali, dotate tanto di virtù che di difetti e quindi non sempre affidabili. In linea di massima la maggior parte degli umani tende a ignorarli, salvo pregarli quando ne ha effettivamente bisogno oppure durante specifiche festività a essi dedicate, più per abitudine che vera fede.

I culti

La religione è quindi più legata alle usanze di un singolo popolo che a una questione puramente filosofica, quale ad esempio “perché esistiamo?”. Poche religioni, infatti, si pongono il problema su chi abbia creato l’universo e non esiste un vero concetto di “dio creatore”, anche se esistono diversi miti su come l’universo sia nato. Esiste, tuttavia, fra le persone di maggiore spessore culturale, o in particolari ambiti, come fra gli adepti dell’Ordine o del Caos, la convinzione che esista un solo unico dio, ma che esso sia così distante dalla sfera umana da essere di fatto non conoscibile. Alcuni lo chiamano l’Unico, altri l’Immutabile, altri ancora Colui Che È. Pochi, tuttavia, pensano che possa aver creato l’Universo in cui vivono e tanto meno il Multiverso.

I sacerdoti

Altro discorso è quello relativo al sacerdozio. Non tutte gli dèi sono legati a una religione e non tutte le religioni hanno dei sacerdoti. Tuttavia, quelle che li hanno, li presentano come una sorta di intermediari privilegiati fra umani e dèi. I sacerdoti si occupano di mantenere un buon rapporto con gli dèi che rappresentano, attraverso riti e uno stile di vita consono ai principi fondanti della loro religione. Così, se le sacerdotesse di Festa, dea della saggezza e della serenità, sono tutte vergini, quelle di Ain, la dea dell’amore erotico e della fertilità, praticano la prostituzione rituale.

Non ci sono veri e propri pantheon, dato che è pratica comune spesso “adottare” dèi di altre popolazioni. I mercanti, i carovanieri, gli esploratori, i soldati e chiunque viaggi spesso a causa del suo mestiere, tendono ad accettare con una certa facilità gli dèi dei luoghi in cui si recano, tanto da avere alla fine come riferimento un pantheon personalizzato e multiculturale.

Altre culture, invece, o perché hanno un carattere isolazionista, o perché hanno un legame molto forte con specifiche usanze, pregano una sola divinità o un gruppo ristretto di dèi, spesso imparentati fra loro. Un esempio sono le amazzoni, che venerano la Madre. Questo non vuol dire tuttavia che rifiutino l’esistenza di altri dèi; semplicemente non sono i loro e quindi non se ne curano.

Le razze non umane

In quanto agli Antichi, ai Grandi Draghi, agli Elfi e alle altre razze non umane, non è chiaro in cosa credano, soprattutto considerando che alcuni di loro, come i Grandi Draghi, sono stati essi stessi considerati dèi per molti secoli dagli umani. Per quanto riguarda gli Elfi, la loro cultura è animista, fortemente legata alla natura, e quindi sotto un certo aspetto del tutto slegata dal concetto di divinità.

Religioni nonteistiche

In effetti anche fra gli umani ci sono religioni che non sono collegate ad alcuna divinità. Di nuovo, non perché non si creda alla loro esistenza, quanto perché si ritiene che il fatto che esistano degli dèi sia irrilevante. Tali religioni si basano su principi legati a come relazionarsi col mondo che ci circonda e con gli altri. Per alcune bisogna ignorare qualsiasi desiderio o brama; per altre il cuore dell’uomo deve svuotarsi e tendere al nulla; altre ancora fanno del vivere pienamente le emozioni il loro punto centrale.

Ci sono infine alcuni individui che non perseguono alcuna religione ma solo una serie di principi personali che possono andare dal fare solo ed esclusivamente il proprio interesse al prendersi cura degli altri, degli afflitti e dei bisognosi, senza tuttavia legare tali scelte a precetti esterni, divini o meno.

Questa varietà di culti e fedi e, soprattutto, il fatto che siano considerate da tutti altrettanto valide e compatibili con tutte le altre, fa sì che su Kios non ci siano mai state vere e proprie guerre di religione. I conflitti hanno quasi sempre natura economica e/o territoriale, salvo per piccole o grandi faide, scatenate spesso da questioni meramente personali.

Templi

Come le religioni, anche i templi sono estremamente vari. Alcuni sono sontuosi e sono gestiti da sacerdoti e adepti che se ne prendono cura, grazie anche ai doni che ricevono dai “fedeli”. Altri sono semplici edifici, senza alcuna caratteristica particolare. In questi casi il tempio è caratterizzato da un simbolo, una statua o uno stendardo con una scritta, la cui presenza lo rende tale. Se tale simbolo viene spostato in un altro edificio, quello diventa il tempio. Infine ci sono luoghi sacri che fungono da tempio sebbene non eretti da mani umane: grotte, boschetti, laghi, cime di colline o montagne. A volte questi luoghi sono delimitati da pietre incise con simboli vari, in altri casi solo i fedeli li riconoscono come tali e non c’è alcun segno o simbolo che permetta agli estranei di ritenerli speciali.

Gli Esbolliti

Per concludere, la religione su Kios è nella maggior parte dei casi una questione personale, al più familiare o tribale. Non ci sono religioni di Stato e comunque nessun obbligo a seguirle o praticarle. Persino fra le amazzoni il rapporto con la Madre è del tutto personale e non imposto. L’unico popolo che ha qualcosa che assomiglia il più possibile a una religione di Stato è l’Impero Esbollita, che pratica una religione monoteistica il cui dio ha un nome che tuttavia non può essere pronunciato da bocca umana. In genere si fa riferimento a lui attraverso delle proprietà a lui attribuite come “Colui Che Conosce il Cuore degli Uomini”, oppure, appunto, “Colui Che Non Può Essere Nominato”. Anche in questo caso, tuttavia, esiste una certa tolleranza nei confronti di chi professa altre fedi o nessuna.

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